giovedì 19 settembre 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – I vini di Ca Modeano di Palazzolo dello Stella nel progetto internazionale



Avevamo incontrato Ippolito Di Martino e i vini di Ca Modeano, alcuni anni orsono, nei nostri itinerari vagabondi alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.


Così quando i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di inserire il Basso Friuli nel progetto ' Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', si sono ricordati dell'azienda agricola di Palazzolo dello Stella.




Modeano è un piccolo borgo agricolo al limite occidentale della Riviera Friulana, a metà strada tra Venezia e Trieste.

La coltura della vite in questa zona, appartenente alla centuriazione di Aquileia, risale all’epoca romana. La storia di Modeano ha un punto di svolta con l’acquisto del fondo da parte di Norberto Marzotto che all’inizio del Novecento dà vita ad un’azienda modello. A lui si deve il rilancio della produzione viticola e la costruzione della cantina, della scuola e della chiesetta della Madonna del Rosario.




Oggi Ca Modeano è gestita dai cugini Cisorio, che hanno solide radici nel territorio.


"Modeano si trova in una Regione, il Friuli-Venezia Giulia, nota per la qualità dei propri vini. Le sue varie zone viticole presentano caratteristiche differenti, consentendo di ottenere prodotti ricchi di personalità diverse, ma di assoluta eccellenza.

I nostri vigneti – osserva Andrea Cisorio-, si trovano nella Riviera friulana, Non sono particolarmente produttivi per quanto riguarda la quantità, ma conferiscono ai vini un carattere deciso e un’ottima struttura. Due fiumi scorrono rispettivamente a ovest e a est: il Tagliamento e lo Stella. I loro depositi hanno costruito nel corso delle ere glaciali i nostri terreni rendendoli profondi e ricchi di minerali. I terreni presentano una tessitura tra il franco e l’argilloso, sono ben drenati e resistono alla siccità estiva. Il clima presenta le minori precipitazioni di tutto il Friuli ed è temperato dalle brezze marine."



Sostenibilità: una parola importante, spesso usata senza che se ne avverta fino in fondo il valore.

Sono trascorsi ormai quattro anni da quando Borghi d'Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.


Borghi d'Europa si è impegnata a realizzare su questi temi una imponente campagna che si concretizzerà nella pubblicazione di oltre 1000 servizi informativi e nella realizzazione di almeno 20 trasmissioni multimediali, grazie alla rete del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).


Ma. soprattutto, bisogna che la sostenibilità non diventi soltanto uno slogan pubblicitario.


"A Ca Modeano – commenta Luca Cisorio-il rispetto dell'ambiente è una priorità. Abbiamo adottato la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), che garantisce il rispetto delle regole sia nella coltivazione della vite che nella produzione del vino.

L’azienda è inoltre dotata di un impianto fotovoltaico, che copre i consumi elettrici. Sono state mantenute le siepi esistenti e sono stati messi a dimora ulteriori impianti arborei con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impronta di carbonio derivante dall’attività. Nella gestione dell’interfilare si è scelto l’inerbimento permanente, con la restituzione al terreno della biomassa prodotta. Questa gestione ha consentito di elevare di molto la sostanza organica nel terreno. Il controllo dell’erba e dei polloni viene realizzato con soli mezzi meccanici, senza usare né diserbanti, né disseccanti. Le concimazioni sono ridotte al minimo e per i trattamenti si utilizzano prodotti a bassa tossicità, ricompresi in un elenco fissato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. Un consulente viticolo di grande esperienza ci affianca nel monitoraggio del vigneto e nella scelta degli interventi più opportuni. "


La tradizione enologica del Friuli-Venezia Giulia si basa su un ampio ventaglio di varietà di vitigni che danno origine a vini molto spesso mono varietali.

"A Modeano coltiviamo ben 13 diverse varietà di uva. Sono per noi quasi dei figli e difficilmente potremmo privarci di qualcuno di loro. I vini bianchi sono i più rappresentati, riflettendo una tendenza comune a tutto il Friuli-Venezia Giulia, ma i rossi rappresentano una tradizione che li ha visti nel passato prevalere. Ultimi arrivati, ma ormai perfettamente integrati, si sono aggiunti gli spumanti. Dalla scelta di creare vini particolari in piccole quantità, sono nate le nostre selezioni, vini che produciamo solo nelle annate migliori. Non potevano mancare i distillati, per ora rappresentati da una grappa artigianale dallo spiccato carattere ".



I vini di Ca Modeano verranno proposti nel corso degli incontri e delle degustazioni che Borghi

d'Europa promuoverà in Italia e in Europa, per informare chi informa.





"Sarà una occasione per valorizzare il Territorio in tutte le sue vocazioni. A tal fine – conclude Renzo Lupatin, Giornalista e Presidente di Borghi d'Europa – il Comune di Palazzolo dello Stella ha già messo a disposizione un dossier informativo curato dall'Assessore alla Cultura, Antonella Zanello."


giovedì 7 marzo 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – L'intervento di Ivan Illic a Milano per raccontare le esperienze dell'enoteca VINOLOGICO

 



In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.




A Milano, nella sede del Parlamento Europeo, è intervenuto Ivan Illic, croato di Pola, Sommelier AIES dal 2013, blogger di raffinata scrittura, che ha aperto a Bologna l'enoteca VINOLOGICO.

”Potrebbe sembrare scontato,eppure questa esperienza inizia con la passione per il vino.Dietro VINOLOGICO c'è un lavoro attento che comincia ben prima del momento in cui le bottiglie si palesano nel nostro locale e rappresenta per noi un concetto molto importante di attenzione alla qualità dei prodotti cercando la logica dietro ogni vino. In particolare per noi VINOLOGICO significa : lavorare soltanto con cantine medio-piccole; viaggiare per conoscere direttamente i produttori ; scegliere vini provenienti da uve coltivate in zone che rispettano l'ambiente e il territorio.”


A Bologna opera dal 2006 il Comitato Bologna Capitale del Gusto, coordinato dal giornalista

e scrittore Gianluigi Pagano.


mercoledì 28 febbraio 2024

MILANO VETRINA DEL GUSTO: I VINI DELL’ISONZO DI BLASON PRESENTATI ALLA TRATTORIA VECCHIA ARENA

 




A Gradisca d’Isonzo, Comune in provincia di Gorizia incastonato le famose colline del Collio, l’Altopiano del Carso e lungo il corso dello storico fiume Isonzo, sorge l’Azienda Agricola Blason, a conduzione familiare.

Una Cantina che vanta una notevole tradizione contadina, che unita alla passione e al rispetto per il territorio locale (suoli ricchi di argille, ghiaie rosse e pietre), cerca da sempre di ottenere vini molto espressivi e assolutamente sostenibili. Al timone dell’Azienda, che si estende per 45 ettari di cui 16 coltivati a vite, c’è oggi Giovanni Blason, coadiuvato dai fratelli Andrea e Alberto.

La Redazione di Borghi d’Europa ha partecipato alla presentazione di alcune etichette di Blason a Milano, presso l’Enoteca e Trattoria Vecchia Arena, a due passi dal centro della metropoli meneghina, potendo cosi approfondire il legame creatosi tra la famiglia Blason e il territorio isontino.

Una piacevola serata, davvero conviviale, dove Giovanni Blason ha raccontato ai giornalisti di Borghi d’Europa la propria filosofia di produzione dei vini, sapidi e minerali, capaci di esaltare le peculiarità del terroir di Gradisca d’Isonzo.

All’Enoteca Trattoria Vecchia Arena sono stati dunque degustati:

-La Ribolla Gialla Brut 2021della Linea Classica (Spumante Metodo Charmat lungo 6 mesi), davvero piacevole e persistente, rinfresca il palato lasciando una bella mineralità,

-Il Friulano Doc Isonzo 2022 (Linea Blasonato), bianco fermo con buon potenziale evolutivo, al palato risulta fresco e armonioso, con la classica nota ammadorlata piacevole nel finale,

-lo Chardonnay Friuli Doc Isonzo 2021, vino elegante,con un naso che colpisce per il mix di frutta a polpa gialla ed esotica, dotato di ottima sapidità,

-il Bruma Bianco Doc Friuli Isonzo 2018 (Blend da uve 70% Malvasia e 30% Friulano), vino complesso e di corpo, che presenta un finale che richiama la vaniglia,

-il Bruma Rosso Doc Friuli Isonzo 2020 (Blend da uve Cabernet Sauvignon 70% e Merlot al 30%), ha una bella intensità al naso, con note di confettura di fragoline di bosco e sentori balsamici e di cuoio e pellame in genere, al palato risulta avvolgente.

Un’ottima degustazione questa alla Vecchia Arena, che ha fatto capire quanto sia importante far risaltare nei calici le caratteristiche del territorio isontino, che oltre alla viticoltura vanta anche una grande storicità: per questo Borghi d’Europa proporrà il Comune di Gradisca d’Isonzo come Borgo del Gusto nella rinnovata rete dei Borghi Europei di questa prima parte di 2024.

Così va bene!

giovedì 21 dicembre 2023

Eurovinum – La storia della famiglia Salatin giunge in Europa – I vini biologici

 





Siamo di fronte ad uno scoppiettante caminetto ad Aurava (San Giorgio della Richinvelda), a Casa Leila, salumificio artigianale, per raccogliere le storie che nel 2024 segneranno il Percorso del

progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica).


Il dinamismo e la passione di Dante Paolo Nosella hanno portato fin qui Alessandro Salatin, che ci ricorda come " ...una pietra 1528 testimoni la presenza della famiglia Salatin tra i colli del vino a Villa di Villa di Cordignano. L'attività vinicola era iniziata nel 1947 ad opera dei Fratelli Cav. Antonio ed Ercole., nei luoghi amati anche dai Dogi della Repubblica di Venezia".


Nel 1989 i giornalisti della rete L'Italia del Gusto visitavano con Luigi Veronelli le Terre dell'Alto Livenza, fra Veneto e Friuli, venendo a conoscere la storia e la passione per la coltura della vitedella famiglia Salatin, che è giunta ad estendersi su 60 ettari con vigneti racchiusi tra le Colline del Prosecco, le zone delle Grave del Friuli e la DOC Venezia.


" Ci siamo rituffati nelle origini di un viaggio del gusto che non è mai cessato – commenta Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa – Ci siamo emozionati quando abbiamo degustato Sincero, Prosecco Frizzante Biologico DOC Sul Fondo, una esperienza unica che ci riporta indietro nel tempo, alle autentiche tradizioni vitivinicole ancestrali di questo territorio".


Già, ma quante sono le aziende che possono vantare una storia come quello dei Salatin ?

La storia, lo diciamo sempre, per fortuna non è acqua, ma vino buono !


Queste considerazioni ci portano diritti alla degustazione di un'altra perla del catalogo Salatin : UNICO,Verdiso spumante Biologico Brut Nature Millesimato.


"Con la vendemmia 2020 – racconta Alessandro Salatin-, è nato questo vino. Il Verdiso è un vitigno autoctono delle Prealpi Trevigiane. La sua esistenza è accertata da un documento del 1788 con il quale l’abbazia di Follina impose la coltivazione ai coloni. La spumantizzazione parte direttamente dal mosto in un’unica fermentazione.Il sapore è asciutto, al retrogusto vengono richiamati i sentori percepiti all’olfatto supportati da una spiccata acidità e persistenza in bocca.

Ottimo come aperitivo, con insaccati e formaggi molli, ma è accompagnando piatti di pesce sia al forno e alla griglia che esalta le sue migliori caratteristiche organolettiche."


mercoledì 3 maggio 2023

Aquositas - Di qua e di là del Piave : All'Osteria Beltrame a Spresiano fa tappa l'Europa

 I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa sono giunti alla Osteria Beltrame di Spresiano, seguendo il vino col fondo di Col Miotin.


Impegnati da anni in itinerari vagabondi, alla scoperta degli inediti del buon e bello vivere, i giornalisti stanno sviluppando un'azione (Di qua e di là del Piave) del  progetto internazionale, L'Europa delle scienze e della cultura che è Patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che propone percorsi informativi sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.


“ Quella buona glera col fondo, ci ha fatto conoscere un indirizzo di gola per davvero appetibile – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa-.”


L'idea è semplice : far incontrare a convivio giornalisti, produttori, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali, per confrontare le storie, valorizzare le eccellenze di territori diversi, 'informare chi informa'.




Il tutto con un approccio multimediale, che ben si adatta al carattere e alla personalità dei due anfitrioni : Laura (molto più che una cuoca, l'erede di una storia familiare centenaria) e Samuele che interpreta alla grande il ruolo di gran comunicatore, con una sportività che ha salde radici nel suo recente passato agonistico nel mondo del rugby.

“La nostra è per davvero una Osteria e tale deve rimanere. Siamo un ponte verso le produzioni del territorio e non sapremmo immaginarci un ruolo al di fuori di questa dimensione autentica.”

Semplicità, simpatia, discorsi chiari : questa è l'Osteria Beltrame.


Borghi d'Europa ha deciso di promuovere gli incontri a convivio su diversi temi in questa realtà, per poter offrire uno scampolo diverso del mondo della ristorazione trevigiana.


Qui non vi sono i guru e neppure i maestri di vita che pretendono di suggerire improbabili filosofie (sempre corroborate da conti robusti.....), qui incontrate Laura e Samuel che con umanità, professionalità certa e talento, sanno donare una accoglienza vera.


Così va bene !

domenica 30 aprile 2023

Il Buon Paese – Borghi d'Europa alla Cantina del comm. Rosalio Pozzobon a Volpago del Montello


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno proposto in uno stage multimediale presso la Cantina del comm. Rosalio Pozzobon a Volpago del Montello, i temi delle iniziative di informazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura ( patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI - Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica).


La storia : nel 1992 a Volpago del Montello, Luigi Veronelli

Venezia.La Mostra del Cinema. Il ristorante Ai Gondolieri.

Complici gli instancabili animatori della associazione l'Altratavola (nata sotto il Patrocinio della rivista l'Etichetta), si incontrano (siamo nel 1992) Giulia Zucchi di Poada (figura storica della cunicultura italiana) e Luigi Veronelli.

Conosciutisi nel corso di una trasmissione televisiva con Ave Ninchi,Veronelli e Giulia Zucchi hanno da sempre fatto proprie le ragioni della qualità, conducendo una battaglia senza soste per far prevalere tra i produttori questa filosofia di vita.

Giulia è appena diventata presidente di Coniglio Italia, nata per difendere e valorizzare la carne italiana : così chiede a Luigi Veronelli una testimonianza particolare in favore della carne nazionale, riconoscendogli una vita in difesa delle piccole produzioni di pregio.

Detto,fatto.

La rivista L'Etichetta dedica nel mese di novembre 1992 al tema di 'Ghiotto Coniglio' uno speciale con le ricette esclusive di Anna Bonetti.

Un intenso programma di incontri e degustazioni si tiene a Volpago del Montello, sotto il Patrocinio della Civica Amministrazione e della Associazione l'Altratavola.

"... il coniglio – osservava Luigi Veronelli-, è al meglio o al peggio secondo le cure di chi lo alleva. La carne di coniglio migliore - quanto mi piace gridarlo (sono un patriota da che la patria è ciò che si conosce e si capisce)- è prodotta in Italia ".

Altre pagine vengono dedicate alla Mostra dei Vini della Riviera del Montello e a Paronsin Gobbato, al mondo della ristorazione e produzione locali.



All'incontro presso la Cantina comm.Rosalio Pozzobon, vengono presentati e degustati quattro vini

d'eccellenza : Rosso del Commendator (Montello D.O.C.G.), Pinot Nero ROSÈ Brut ( Spumante,

Vitigno 100% Pinot Nero), il 58 ( Rosso Veneto Igt, da uve resistenti), Recantina (autoctono,Montello 

Asolo D.O.C.)


Antonella Pianca, giornalista e degustatrice AIS, ha guidato con Giuliano Pozzobon il viaggio del gusto. Sue le note di degustazione alle quali Borghi d'Europa dedica un ampio servizio per il Percorso Internazionale Eurovinum.


Fabio Stefanon, nume tutelare de La Bottega dei Sapori Crai di Pederiva di Montebelluna ha proposto in accompagnamento il salame gentile e la spalla di San Secondo del Salumificio Villani.



" La spalla è ricavata dalla spalla intera del suino con la sua coppa, di origine rigorosamente italiana. Viene lasciata riposare in un infuso di acqua, sale e i suoi tipici aromi naturali per almeno 15 giorni, poi insaccata in vescica naturale e legata con corda da mani esperte. Dopo una breve asciugatura, viene cotta lentamente. Ne deriva un salume cotto molto delicato, morbido per la sua marezzatura e profumato. È un salume tipico della tradizione rivierasca del Po, prodotto esclusivamente a Parma nelle zone della bassa, un prodotto unico dalla nobile tradizione.


Il salame gentile è il tipico salame della tradizione emiliana fatto con carni di suino italiano, macinate e condite con pepe nero in grani e vino bianco secco che ne valorizza e caratterizza il profumo. Colore vivo e impasto morbido, gusto dolce.


Il pane artigianale de l'Antico Forno di Andrea Semenzin di Caerano San Marco, ha ben commentato la degustazione. L'Antico Forno di Andrea Semenzin è infatti una delle attività che ha reso possibile la nascita del Percorso Internazionale Le Vie del Pane e che, ostinatamente, persegue la propria strada fatta di artigianalità ed eccellenza.


Oggi tutti parlano di qualità e di eccellenza, troppo spesso a vanvera.

Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di rituffarsi nella propria storia,

per riportare a galla le ragioni di battaglie mai sopite. 

martedì 10 gennaio 2023

Eurovinum (Basilicata) – Borghi d'Europa ad Autoctono Si Nasce a Milano, per degustare l'Aglianico del Vulture di Casa D'Angelo

  In questo primo scorcio di 2023 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa interverranno ad Autoctono Si Nasce, la manifestazione che Go Wine promuove a Milano il 26 gennaio, visitando, fra gli altri, anche il banco d'assaggio della Cantina D'Angelo di Rionero in Vulture (Potenza).




L’azienda D’Angelo rappresenta, da quasi un secolo, uno dei simboli della storia dell’Aglianico del Vulture. Un viaggio nel mondo del vino che attraversa quattro generazioni della famiglia, fino ad arrivare a Erminia e Rocco, attuali titolari del marchio.

L’azienda è situata nella zona più classica di produzione dell’Aglianico del Vulture, vino sempre più apprezzato nel panorama italiano e diventato oramai un simbolo del Made in Basilicata.


L’Aglianico del Vulture è un vino DOC della regione Basilicata ottenuto da uve del vitigno Aglianico coltivate nell’area del Vulture, in provincia di Potenza.

La denominazione di origine controllata è stata registrata ufficialmente nel 1971.


L’Aglianico è considerato uno dei vitigni più pregiati e antichi d’Italia, vanta infatti origini millenarie, che probabilmente risalgono fino ai tempi dell’Antica Grecia. Coltivato e amato sia in Italia che all’estero, l’Aglianico è un vitigno a bacca rossa da cui nasce un vino dal carattere forte, strutturato e deciso.


Storia ed etimologia dell’Aglianico


La storia dell’Aglianico si perde nella notte dei tempi ed è molto difficile stabilire con precisione la sua origine. Pare che sia stato introdotto dai Greci nelle loro colonie dell’Italia meridionale intorno al VII-VI secolo a.C. Fra le testimonianze materiali si è soliti citare il ritrovamento di un torchio di epoca romana nella zona di Rionero in Vulture e un’antica moneta bronzea raffigurante la divinità del dio greco Dionisio (Bacco nella trasposizione romana) ritrovata nella zona di Venosa. Tra le testimonianze storico-letterarie si ricordano invece le famose lodi al vino del poeta romano Orazio che era originario proprio di Venosa.


Anche l’origine del nome è piuttosto incerta e misteriosa. Per molto tempo si è creduto che il termine Aglianico derivasse dalla parola Ellenico – a conferma della sua antica paternità greca – e che tale parola si stata “storpiata” nel periodo di dominazione aragonese, diventando appunto Aglianico. Secondo un’altra teoria – introdotta da Manuela Piancastelli – il termine Aglianico deriverebbe invece dalla parola greca “agleukinosicos” ovvero “vino privo di zucchero/glucosio”


Zone di produzione

L’Aglianico è un vitigno coltivato principalmente in Basilicata, in Campania e, in maniera minore in alcune zone della Puglia, Molise e Calabria. All’estero sono cominciati – soprattutto negli ultimi anni – tentativi di coltivazione in alcune zone dell’Australia e della California.